Madagascar

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.
Proverbio Cinese
Questo famoso proverbio racchiude il senso del lavoro che i Missionari Vincenziani, nelle vesti di Padre Tonino Cogoni, stanno portando avanti nel Sud del Madagascar, in un villaggio chiamato Jangany. Solidando Onlus, che sostiene da tempo dei progetti in questa parte del mondo, ha sentito l’esigenza di recarsi sul posto per “vivere” e vedere la situazione di disagio di questa popolazione e per assicurarsi che il tipo di aiuto fornito a questa gente fosse in sintonia con gli obbiettivi della nostra associazione: la cooperazione e lo sviluppo. Il risultato è stato sorprendente, abbiamo trovato una realtà sicuramente molto povera e con grandi disagi sociali, ma abbiamo trovato anche un funzionale e articolato progetto di cooperazione e sviluppo creato e portato avanti con disciplina, intelligenza e umanità da Padre Tonino Cogoni. Clicca qui per visualizzare tutti i progetti realizzati o in corso d’opera Jangany si trova nella zona Centro-Sud del Madagascar, 100 Km a Sud-Est della cittadina di Ihosy e 90 Km a Nord -Ovest della cittadina di Betroka (proprio sul tropico del Capricorno). La Missione a Jangany è nata nel 1996, anno in cui è stata avviata la Scuola Materna ed Elementare, dal 2003, sono in funzione anche le Scuole Medie. Nel 1998 è stata costruita un’infermeria scolastica-dispensario. Dal 2004 è in funzione un Collegio-convitto per ospitare i bambini dei villaggi della savana (brousse) che vengono a studiare a Jangany-centro: vengono attualmente ospitati 150 bambini e 100 bambine. Il personale che porta avanti la scuola e le altre strutture è costituito da una Comunità di Suore (Figlie della Carità) e da insegnanti laici: le suore sono 6, gli insegnanti 26, gli educatori e aiutanti 4; Tutto il personale è malgascio. A Jangany-centro, sono operanti 20 aule scolastiche con un minimo di 50 alunni per classe. Nella brousse, sono operanti 7 aule scolastiche con un minimo di 60 bambini per aula.
L’obiettivo da raggiungere è quello di scolarizzare tutti i 3.000 bambini della zona: ma c’è ancora tanto da fare. Quando possibile viene dato un pasto al giorno ai bambini più denutriti, con 50€ al giorno si può assicurare un piatto di riso a più di 500 bambini.

PROGETTO FOTOVOLTAICO
Nel 2016 è stato realizzato il progetto “una scossa per Jangany” per sostituire il preesistente generatore diesel ormai improponibile per l’alto costo del carburante e la bassa potenza erogata.
Il nuovo progetto si è proposto di dare un grosso impulso allo sviluppo del villaggio attraverso una rete elettrica capace di soddisfare esigenze artigianali, commerciali, agricole, scolastiche, sanitarie…(tornio, frese, trapani, sega circolare, incubatrici, separatrici, pilatrici riso, impastatrici, frigoriferi, illuminazione, computer, ripetitori radio). Tale rete è alimentata da energia rinnovabile a pannelli fotovoltaici. Al progetto, nato da un’idea de “Amici di Jangany” di Pino torinese, studiato, spedito, realizzato in sinergia con diverse associazioni, Shalom, Legamondo, Solidando ha collaborato con un importo di 10 000 euro.
Oggi l’impianto è perfettamente funzionante e ha dato linfa e speranze agli abitanti, in particolare ai giovani che dopo la scuola, liceo e università avranno competenze e mezzi per costruire il loro futuro col proprio lavoro. L’impegno per questo progetto si protrarrà negli anni poiché le batterie di accumulatori ogni 7 anni andranno sostituite.

A questo link i dettagli del progetto http://scossa-jangany-01.tumblr.com/